Inaugurazione mostra “Gli ebrei di Rodi. Lo sguardo di Girolamo Sotgiu, un Giusto tra le Nazioni sardo”

Cagliari, 15 Dicembre 2024

Il 15 dicembre 2024 è stata inaugurata nella Sala della Torretta del Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA di Cagliari la mostra fotografica “Il destino degli ebrei di Rodi. Lo sguardo di Girolamo Sotgiu, un Giusto tra le Nazioni Sardo” organizzata dall’Associazione Chenàbura. L’esposizione arriva negli ottant’anni dai tragici eventi che hanno investito la comunità di ebrei di Rodi deportati in massa, nel luglio del 1944, nei campi di concentramento dalle forze nazi – fasciste che occuparono l’isola.

La mostra ha voluto celebrare anche la figura di Girolamo Sotgiu e della moglie Bianca Ripepi che in quegli anni si trovavano a Rodi e che a rischio della propria vita aiutarono molti ebrei, salvando in particolare una bambina, facendola passare per la propria figlia. Atto eroico che valse loro il riconoscimento di Giusti tra le Nazioni.

Nell’esposizione sono infatti stati inseriti anche gli articoli pubblicati sul quotidiano “L’Unione Sarda” che il grande politico e scrittore sardo dedicò alle vicende della comunità ebraica. Tra i documenti anche il certificato falsificato con il quale i due coniugi attestavano di aver preso in affido la bimba ebrea.

All’inaugurazione hanno voluto essere presenti, oltre a Daniela Rahmani, la cui famiglia di origini rodesiane è stata costretta ad una lunga migrazione a causa delle persecuzioni e che ha donato all’associazione le fotografie esposte, Carmina Conte, ora presidente dell’Associazione Coordinamento 3 e amica dei coniugi Sotgiu che ha testimoniato come la grande generosità della coppia debba essere oggi da esempio per tutti; Isabel Vera, fondatrice del progetto Eurinsula, che ha voluto portare la solidarietà alla comunità ebraica sarda, in rappresentanza del progetto Isole del Mediterraneo; Aldo Accardo, presidente della Fondazione Siotto e allievo di Girolamo Sotgiu, che ha sottolineato l’importanza in questo momento storico di ricordare la tragedia nazi fascista e l’esigenza ancor più forte di lottare oggi contro il nuovo antisemitismo penetrato nella società e nelle istituzioni.