Cagliari, 26 gennaio 2023
IL GIARDINO DEI GIUSTI FRA LE NAZIONI SARDI
Il termine Giusto fra le Nazioni indica i non ebrei che a rischio della vita, senza alcun interesse personale hanno salvato anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.
L’Associazione Chenàbura, come articolazione del proprio MUCE – Piccolo Museo di Cultura Ebraica di Via Alberto Lamarmora 88 a Cagliari, ha progettato il Giardino dei Giusti sardi, realizzato nello spazio aperto della Fondazione Siotto, sempre a Cagliari, situato nell’area dell’antica Giuderia di Castello. L’inaugurazione in collaborazione con la Fondazione stessa è stata celebrata il 26 gennaio 2023, il giorno prima del 27 gennaio, data che simboleggia la fine della Shoah, stabilita in Italia come Giorno della Memoria in ricordo della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche.
Vista l’importanza dell’evento per il capoluogo, hanno presenziato le autorità regionali e comunali insieme ad una delegazione dell’ambasciata di Israele. L’ambasciatore Alon Bar, impossibilitato a partecipare, oltre al patrocinio ha inviato un messaggio da leggere alla presenza di un suo delegato. Anche la Presidente dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) Noemi Di Segni ha concesso il patrocinio, così come la Presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Duraghello.
Nel Giardino dei Giusti sardi (in analogia col Giardino dei Giusti di Palermo) sono state poste delle semplici targhe artistiche in ceramica smaltata realizzate su commissione dell’Associazione Chenàbura da Fabio Frau, artista che opera in Castello con il nome, luogo di nascita e morte dei Giusti.
Ai cinque Giusti sardi generalmente noti e certificati dallo Yad Vascem si sono aggiunti recentemente, a seguito della ricerca di Chenàbura, altri due e quindi sono ad oggi sette coloro che verranno ricordati nel Giardino dei Giusti fra le Nazioni di Cagliari.
Le targhe con i nomi degli altri Giusti sardi ancora in istruttoria o che saranno identificati in seguito, verranno affisse successivamente alla loro certificazione.
Altre due targhe saranno dedicate rispettivamente al ricordo del Pordajmos, il genocidio dei Rom e dei Sinti, e del Metz Yeghern, il genocidio degli Armeni, internazionalmente assimilati alla Shoah.
Una targa sarà poi dedicata ai Giusti fra le Nazioni ignoti.
Alla cerimonia hanno poi preso parte, tra le autorità invitate:
il presidente della Regione Christian Solinas, il vice ambasciatore israeliano Alon Simhayoff, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, il prefetto di Cagliari Giuseppe de Matteis, Mario Carboni, presidente dell’associazione Chenàbura, e Antonello Angioni e Aldo Accardo della Fondazione Siotto e del Comitato Grandi Eventi.
COS’È IL GIARDINO DEI GIUSTI FRA LE NAZIONI
È un luogo simbolico dove ricordare figure esemplari di donne e uomini che hanno rischiato la propria vita per salvare quella di un ebreo o ne abbiano evitato la deportazione.
Il Memoriale ufficiale di Israele Yad Vaschem si trova a Gerusalemme, dove è stata istituita questa onorificenza che viene conferita da una Commissione a seguito di una lunga e severa procedura d’indagine rivolta a tutti i non ebrei riconosciuti come Giusti in base a precise regole:
a) l’atto di salvataggio deve essere stato effettuato da un non ebreo nei confronti di un ebreo;
b) deve essere un atto che abbia evitato a uno o più ebrei il pericolo di morte immediata o la deportazione in campi di concentramento;
c) il salvatore deve aver rischiato la propria vita per salvare uno o più ebrei;
d) il salvatore non deve averne tratto alcun vantaggio, né di natura economica né di altro genere, né immediato né futuro.
La Commissione prende inoltre in considerazione:
• i rapporti specifici tra salvatore e salvato;
• le condizioni del paese o della zona in cui avvennero i fatti;
• il periodo storico in cui ciò accadde;
• tutti gli elementi in grado di evidenziare le caratteristiche di eccezionalità dell’azione del salvatore rispetto a un normale comportamento di aiuto al prossimo (degno comunque di rispetto).
Ai Giusti di tante nazionalità e paesi d’origine il cui elenco è vicino alle trentamila unità viene concessa la Cittadinanza onoraria dello Stato d’Israele e una serie di facilitazioni.
Al loro nome è dedicato un albero messo a dimora nel Giardino dei Giusti fra le Nazioni nel Monte della Memoria presso lo Yad Vaschem a Gerusalemme o una targa nel contiguo Muro della Memoria.
LE TARGHE NEL GIARDINO DEI GIUSTI DI CAGLIARI
In totale sono dodici le targhe apposte:
Targhe dedicate ai Giusti tra le Nazioni di Sardegna:
CARMEN ATZERI
1892 Cagliari – 1992 Roma
SALVATORE CORRIAS
1909 San Nicolò Gerrei – 1945 Bugone di Moltrasio
Suor GIUSEPPINA DE MURO
1903 Lanusei – 1965 Torino
FRANCESCO LORIGA
1891 Sassari – 1960 Roma
BIANCA RIPEPI
1922 Reggio Calabria – 2005 Cagliari
GIROLAMO SOTGIU
1915 La Maddalena – 1996 Cagliari
VITTORIO TREDICI
1892 Iglesias – 1967 Roma
Le altre targhe:
I GIUSTI NEL PORRAJMOS: Genocidio dei Rom/Sinti
I GIUSTI NEL METZ YEGHÉRN: Genocidio degli Armeni
I GIUSTI FRA LE NAZIONI IGNOTI
GIARDINO DEDICATO AI GIUSTI FRA LE NAZIONI NEL MONDO – Si può sempre dire un sì o un no (Hanna Harendt)
TARGA ESTERNA PLURILINGUE:
גן חסידי אומות העולם סרדיניה
GIARDINO DEI GIUSTI DI SARDEGNA
GIARDINU DE SOS GIUSTOS DE SARDIGNA
GARDEN OF THE RIGHTEOUS OF SARDINIA
La targa dedicata ai Giusti del Mondo con la frase di Hanna Harendt intende ricordare che è sempre la libera decisione di coscienza dell’individuo di fare il bene anche a costo della propria vita, in ogni avversità e contro ogni potere negativo quale che sia la sua potenza, che può salvare la vita di chi è in pericolo ed anche contribuire a mutare il corso della storia.